lunedì 28 gennaio 2013

MILTON MODEL: tecniche per una comunicazione persuasiva ed ipnotica


Il Milton Model si rifà alle tecniche terapeutiche utilizzate da Milton Erickson, noto psichiatra statunitense del secolo scorso e fonte di ispirazione per la Programmazione neuro linguistica, ed è anche conosciuto come linguaggio vago in quanto al contrario del Metamodello, sfrutta le generalizzazioni a proprio vantaggio in modo da persuadere, convincere e influenzare per esempio una platea in caso di un discorso politico oppure indurre al rilassamento nelle sedute di ipnosi (usate proprio dal dottor Milton).


Scientificamente è stato dimostrato che quando ci si trova in uno stato di trance ipnotica, con un elettroencefalogramma si può notare un’attività cerebrale dominata da onde theta, che si presentano quando una persona è emotivamente coinvolta, per esempio dai propri pensieri, da una forte attività di immaginazione o magari proprio da un oratore molto capace.

Il Milton Model sfrutta quindi proprio questo tipo di onde, usando così frasi molto generiche e vaghe per l’appunto, che devono incuriosire e attirare l’attenzione, e soprattutto l’interlocutore ci si deve saper ritrovare e proiettare quindi le proprie esperienze verso quello che si sta ascoltando.

Le tecniche utilizzate per un ottimo utilizzo di questo modello linguistico sono:

·         Raccolta di informazioni attraverso:
o   Nominalizzazioni (sostantivi molto generici che indicano un processo in corso. Si formano con i suffissi nominalizzatori  -ione, -mento, -ità, -ismo, -tura, -ezza, che trasformano un verbo o un aggettivo in un nome., come “rilassamento, vitalità ”)
o   Verbi non specificati (presupporre un’azione senza descrivere come si svolge, “capirai, conoscerai”)
o   Cancellazioni (in modo molto generico omettendo delle parti, “Sei una persona interessante per molti aspetti”)
o   Indice referenziale non specificato (i componenti delle frasi sono generici, non specificati, quindi sono utilizzati molto “ognuno, tutti”)

·         Malformazioni semantiche riguardano i comportamenti che noi usiamo per modificare la realtà in base alle nostre aspettative, ed usiamo:
o   Congiunzioni (l’uso della “e”, l’uso di congiunzioni temporali come “mentre” o di causa e effetto)
o   Lettura del pensiero (si agisce come se si conoscesse l’esperienza del cliente, “Tu avresti bisogno di…”)
o   Performativa persa (è una frase in cui manca l’indicazione di chi compie l’azione, o esprime una valutazione, “Non è necessario che…”)

·         Limitazioni al modello, quando la comunicazione diventa molto vaga e si annullano i riferimenti alla realtà o a situazioni concrete. Riguardano i:
o   Quantificatori universali (presuppone che non ci siano eccezioni ad una determinata esperienza, quindi c’è un forte utilizzo di “ciascuno, ognuno, qualsiasi” e parole negative come “mai, niente”)
o   Operatori modali (si cerca di fare in modo un’azione abbia o meno luogo, e deve essere necessario, e si utilizzano gli ausiliari “volere, potere, dovere” accompagnati da “essere in grado di”)

·         Forme di estrazioni indirette sono usate ad evitare un rifiuto, al fine di ottenere delle reazioni volute, senza però esplicitarle. Usiamo quindi:
o   Postulati di conversazione (rispondere con un’azione al posto di usare il “sì/no”, come chiedere se si sappia l’orario, e rispondere direttamente con l’ora esatta, oppure chiedere di chiudere la porta e rispondere andando direttamente a chiuderla, cioè effettuando appunto l’azione sottointesa)
o   Domande indirette (implicite, nascoste in un’affermazione, “Chissà se domani verrai”)
o   Comandi negativi (dare un ordine in forma negativa)
o   Sottolineatura per analogia (cambiare il paraverbale e non a seconda della persona che si ha davanti)

·         Presupposizioni riguardano il discorso vero e proprio, e comprendono:
o   Subordinate temporali (attraverso l’utilizzo di avverbi o locuzioni avverbiali come “mentre, durante, dopo che, prima che”, cercano di indurre il soggetto dall’azione principale ad un’altra)
o   Numeri ordinali (aiutano il soggetto ad avere un ordine mentale, con l’utilizzo di “prima, secondo..”)
o   Congiunzioni disgiuntive (come “se…allora, oppure”, creano una sorta di alternativa, che portano tutte ad una stessa reazione, per esempio “Questa estate mare o montagna?” si implica che almeno in uno dei due posti si vada)
o   Predicatori di consapevolezza (verbi usati per presupporre qualcosa, come “rendersi conto che, capire, sapere”)
o   Aggettivi e avverbi di commento (“fortunatamente, necessariamente”)
o   Aggettivi e avverbi (prima del sostantivo, “Questa stupenda macchina”)
o   Verbi e avverbi che cambiano il tempo (“Cominci a…”)

·         Metafore stimolano l’immaginazione, ed esprimono una cosa diversa da quella nominata, infatti arrivano direttamente nell’inconscio dell’altro soggetto e per questo devono essere sempre persuasive

·         Citazioni, riferimenti di scritti, parole o pensieri altrui hanno l’obiettivo di conferire autorevolezza ad un’affermazione  e devono essere facilmente condivisibili.

Analisi dell’Oroscopo dei Gemelli del mese di giugno 2012
Buon compleanno a tutti voi, sia compiate gli anni in questo mese, sia li abbiate compiuti in Maggio, ora davvero si cambia completamente rotta, anzi si comincia a correre a perdifiato!
Venere sarà nel vostro segno ancora tutto il mese, ma il regalo più eclatante giungerà il giorno 12 con l'ingresso di Giove nel segno che vi accompagnerà fino alla metà di Luglio del prossimo anno.
Ora non ci sono scuse da accampare, ma solo tanta grinta e coerenza nel perseguire il sogno che per tanto tempo era nascosto nel vostro cassetto.
Se stavate maturando l'ipotesi di fare sul serio con il partner ufficiale, allora buttatevi, il profumo dei fiori d'arancio ora per voi sarà quasi irresistibile, inoltre il tempo di capire se sussistono le giuste basi per un'intesa felice, lo avete avuto in abbondanza.
E' naturalmente possibile l'opposto, ovviamente! Così qualcuno che magari per mancanza di chiarezza o di coraggio ha trascinato fino ad ora una relazione asfittica e insoddisfacente, ora non esiti a chiudere definitivamente la porta senza troppi rinfacci o ripensamenti. Entusiasmo e idee innovative saranno le noti vincenti che al lavoro vi permetteranno di brillare da protagonisti abbattendo ostacoli e convincendo delle vostre capacità anche chi vi guardava con occhio critico. Economia in decisa ripresa!

Come si può ben notare, l’oroscopo è costruito con frasi prettamente generiche, per esempio quando esige “coerenza nel perseguire il sogno che per tanto tempo era nascosto nel vostro cassetto”, non spiega di quale sogno si tratti, se riguarda la sfera affettiva o lavorativa o personale, ma lascia al lettore la possibilità di immedesimarsi in queste frase, identificando il proprio sogno con quello citato.
Troviamo delle cancellazioni nella frase “entusiasmo e idee innovative saranno le noti vincenti che al lavoro vi permetteranno di brillare da protagonisti” senza effettivamente citare quali siano queste “noti vincenti”, mentre la congiunzione “e” aiuta il lettore nella creazione di immagini concatenate ma sullo stesso piano, infatti subito dopo c’è la frase “e convincendo delle vostre capacità anche chi vi guardava con occhio critico”.
Importante è anche l’utilizzo del “ma”, che fa sovrapporre nella mente del lettore la proposizione seguente rispetto a quella precedente: nella frase “ora non ci sono scuse da accampare, ma solo tanta grinta e coerenza” si nota come si cerca di oscurare dalla mente del lettore le “scuse da accampare” a favore di un’immagine di “grinta e coerenza” rafforzata dalla precedenza del “ma”.
Ci sono tantissimi avverbi e aggettivi di commento come “naturalmente, ovviamente” e qualche avverbio che cambia il tempo: “si comincia a correre a perdifiato”, qui si cerca di far prendere coscienza al lettore dell’inizio della fase di benessere, in modo da introdurlo in quell’azione e farla sentire come propria.
 Sono presenti anche le nominalizzazioni come “capacità, chiarezza” molto vaghi, che spingono il lettore a considerare questi elementi come parte della propria esperienza; oltre anche a  congiunzioni disgiunte, “se stavate maturando l'ipotesi di fare sul serio con il partner ufficiale, allora buttatevi” e la frase “qualcuno che magari per mancanza di chiarezza o di coraggio” creano delle alternative per il lettore, che grazie al “se…allora” e “oppure, o” lo portano ad una stessa reazione, quella intesa da chi pronuncia la frase.
L’intera analisi si presenta come una performativa persa, in quanto manca spesso il soggetto dell’azione, in modo da considerare il tutto come un giudizio già confermato, un’affermazione oggettiva che acquista quindi maggiore credibilità.
Per concludere, si può considerare che il Milton Model sia esattamente efficace per questo tipo di comunicazione, quando bisogna essere il più generale possibile in modo da poter adattarsi alle esperienze di qualsiasi lettore, andandogli incontro, con tecniche di persuasione e soprattutto ipnotiche, coinvolgendolo inconsciamente, confermando le sue credenze, proponendo alternative diverse e fargliele accettare.

Antonio Prencipe

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