venerdì 27 luglio 2012

Madonna al Teatro Olympia, tra fischi e fans delusi

Il 26 luglio si è tenuta "un'intima speciale performance" al teatro parigino Olympia, inserita tra le tappe del MDNA TOUR di Madonna
I rumor di uno show acustico adatto all'ambiente elegante del famoso teatro, lo streaming in diretta su YouTube e il costo del biglietto da 80 a 200 euro (quanto quello di un qualsiasi altro show della tournée), facevano presagire qualcosa di spettacolare, di inaspettato, e soprattutto di diverso. Ma non è stato così.

Madonna si trova nel bel mezzo del suo tour mondiale, che partito a fine maggio si protrae fino a dicembre, e ben si capisce che non abbia tempo per preparare uno spettacolo del tutto nuovo, essendo nota soprattutto per le sue manie di perfezionismo e la maestosità delle sue esibizioni dove nulla è lasciato al caso.
Quindi in cosa sarebbe consistito questo benedetto spettacolo?
Annunciato per le 22.15, ma già preparati psicologicamente ad un ritardo degno di una Regina, Madonna si presenta in scena alle 22.50 circa, su un palco ristretto ovviamente, con una passerella centrale.


Intona "Turn Up the Radio", terzo singolo, esattamente come da regola nella scaletta del suo tour (eliminando l'opening però) quindi con nessuna aggiunta o modifica, niente di acustico per intenderci. Come previsto, il live continua seguendo la scaletta di ogni sera: "Open Your Heart" riarrangiata dai Kalakan e mixata con la loro "Sagarra Jo" e pausa speech. Qui Madonna tiene un lungo (lunghissimo) discorso sulla tolleranza, su come la Francia sia stata una casa per quegli artisti di colore denigrati e come nessuno dovrebbe condannare il prossimo, senza prima farsi un esame di coscienza, richiamando così in discussione Marine Le Pen, politica francese che ha denunciato la cantante dopo essersi vista in un video del suo tour con una svastica in fronte.
Dopo il ritorno alla musica, cantando la romantica "Masterpiece" piuttosto bene, segue il video interlude "Justify My Love" che presenta la sezione Masculine/Feminine. La prima canzone è "Vogue", dove Madonna da il meglio di se in una coreografia tra ballerini intenti a sfilare nei loro abiti fashion, segue "The Erotic Candy Shop" e, per rimanere in tema, "Human Nature" che si completa con uno striptease della ultra cinquantenne cantante.
A questo punto c'è la sorpresa della serata: Madonna mette in scena una canzone dalla versione deluxe di MDNA non prevista nella scaletta del suo tour, "Beautiful Killer" con la base di "Die Another Day" mentre indossa un trench e inscena una coreografia con pistole e fucili, e infine un riuscito omaggio a Gainsbourg cantando la sua "Je t'aime... moi non plus", dove Madonna lega il suo amante ad una sedia e alla fine lo spara, scomparendo dietro gli schermi giganti con la scritta Je t'aime.


Gli spettatori titubanti non capiscono se sia finito il primo atto o l'intero spettacolo, ma alla visione dei tecnici che cominciano a smontare il palco, si odono i primi fischi, seguiti da enormi boati e addirittura lanci di bottigliette sulla passerella. Tralasciando questi gesti di inciviltà, non può essere biasimata la delusione dei fans della signora Ciccone. 
Lo show era semplicemente un segmento del tour completo, ma al costo di una tappa qualunque. Otto canzoni cantate in appena 50 minuti. Come si è già accennato, Madonna non avrebbe avuto il tempo di preparare nuove coreografie, nuove esibizioni o semplicemente esercitarsi con la chitarra per il fantomatico spettacolo acustico. Ma allora il motivo di questo live qual è? Qualcuno presuppone che sia una promozione per il tour, come la cantante ci aveva abituati anni prima, ma il tutto sarebbe dovuto accadere un paio di mesi prima dell'inizio del tour, e quindi una promozione adesso, a leg europea quasi terminata, sembra un po' inutile. 
Considerando poi che la maggior parte dei presenti erano dei fans fedeli alla cantante, data la natura "intima" del concerto e gli appena 3000 posti disponibili, sicuramente aveva partecipato anche allo spettacolo completo di Parigi che si era tenuto solo dieci giorni prima. Così si capisce lo sconforto nel ritrovarsi ad assistere ad uno show mozzato, concentrato, e con problemi anche di scenografia e organizzazione (in "Vogue" era prevista un'impalcatura sulla quale Madonna si esibiva, ovviamente qui non inserita).


Di certo vedere Madonna è una chance irripetibile, consacrata ormai a "mito vivente" per la sua carriera trentennale e i successi interminabili, ma trovare una ragione per seguire questo live a metà, quando si ha la possibilità di assistere ad uno spettacolo intero, organizzato nei minimi dettagli ed eseguito con una precisione quasi maniacale, non se ne trovano. 
Persa l'occasione di presentare uno show più naturale, più povero a livello scenografico magari, ma più ricco di canzoni cantante dal vivo e più vicino agli spettatori, Madonna si rifarà sicuramente nel tempo, continuando il suo tour mondiale che dai pronostici, diventerà uno dei proficui di tutti i tempi.



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