Questa estate era trapelata in rete la traccia "Radioactive" (da ascoltare qui), con elementi house ed eurodance, fin troppo scontata e più adatta ad una Rihanna qualunque (infatti il produttore della canzone è lo stesso di "Only Girl"), fece purtroppo pensare che ormai la nuova direzione fosse la top ten delle chart mondiali. Ma la notizia che si trattava di una promo, e la pubblicazione di un nuovo promo-single "Fear and Loathing" totalmente opposto, fece zittire tutti e aumentare la curiosità verso il nuovo album.
Electra Heart rappresenta un cambiamento rispetto al primo album, ma in positivo. Se il primo vero singolo "Primadonna" è forse la canzone più commerciale e meno-Marina, prodotta da Dr. Luke, collaboratore di Katy Perry e Britney Spears, come anche "Lies", già la prima traccia dell'album invece, "Bubblegum Bitch" rappresenta esattamente la cantante come la si conosceva: irriverente, ironica, spigliata. Ricki Newels produce la canzone, oltre a "Homewrecker", uno dei pezzi più indicati per essere un singolo. Sorprendentemente si scopre che la maggior parte dell'album è composta da mid-tempo come "Starring Role" e la meravigliosa "Power & Control" prodotte da Greg Krustin, autore del suo precedente album.
Di fatti Marina aveva affermato che voleva personificare
"l'amore e il crepacuore. L'intera campagna pubblicitaria è rosa e soffice, si tratta di amore. Non posso mai inventare una storia, deve essere qualcosa che è successo nella mia vita"Annuncia poi di essersi ispirata a icone come Marilyn Monroe, Maria Antonietta e Madonna, non solo per il suo look ma anche per essere un'artista di successo, nonostante gli abbattimenti che è pronta ad affrontare.
L'album risulta a volte retorico per le tematiche affrontate e spesso superficiale, ma la sua chiave è proprio questa: alternare ironia e spensieratezza a storie d'amore e rotture sentimentali, fondendo l'immagine eccentrica di Marina con canzoni ben costruite e di facile ascolto. I pezzi migliori sono il cuore dell'album, dimostrando ancora una volta che non è un produttore rinominato a garantire un buon ascolto.
La sua stella comincia quindi a brillare, riconfermando il talento già accennato in precedenza, e con sicurezza si può sperare che in un futuro non troppo lontano si riuscirà ad affermare come artista degna di nota, perchè sicuramente Marina and the Diamonds ha ancora tanto da raccontare. E cantare.
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