venerdì 22 aprile 2011

Secondo singolo di Lady GaGa: "Judas"


In procinto della Pasqua, Lady GaGa pensa giustamente di sfornare il suo nuovo singolo dalle tinte blasfeme: “Judas”. Nel secondo estratto dall’album Born This Way, in uscita a maggio, la cantante racconta il suo tormento per una relazione con un traditore, in uno scenario apocalittico tra prostitute e uomini ossessionati dalla fama.

Le carte in regola per il successo ci sono tutte: melodia ripresa da "Bad Romance" (praticamente identica), testo profano e video, si dice, da censura.  Dal punto di vista musicale, il brano si presenta come electropop da due soldi, probabilmente costruito tra una sbronza e un coma etilico, a differenza del bridge finale, come sempre l’elemento clou nei brani di GaGa (indimenticabile il rap di "Poker Face").
Annunciato come l’album che doveva cambiare il mondo, portare alla rivoluzione, liberare le masse dai pregiudizi, Born This Way sta continuando a deludere:  dopo la prima omonima canzone, con una melodia troppo simile a "Express Yourself" di Madonna, una base musicale simile ad una rigata di unghia su una lavagna e con un video che, sebbene nella prima parte si rasenti il capolavoro, si conclude con una GaGa in ciabattine e costume pronta per la spiaggia, ci troviamo ora di fronte ad un brano dalla struttura già conosciuta al pubblico curioso e bramoso di novità, che forse sarà presto stufo e deluso. Come delusi sono stati i suoi fan di fronte alla cover ufficiale dell’album: una GaGamoto dalla testa ruggente. Più che geniale, si presenta ridicola.


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